
I sondaggi dicono che sul tema della maestra unica gli italiani adulti sono divisi a metà tra favorevoli e contrari. Dico maestra e non maestro perché noi insegnanti femminucce siamo in sfacciatissima maggioranza sui maschietti, quindi suona un po' ridicolo usare il genere maschile, o perlomeno appare ipocrita.
C'è chi rimpiange la signora o signorina maestra vecchio stampo, con lo scialle e la bacchetta, seduta alla grande cattedra rialzata dieci centimetri da terra, in un'aula piena di pizzi, statuine sacre, icone e fiori finti.
C'è chi preferisce una scuola più moderna e informale, magari con diversi insegnanti specializzati che riescono ad approfondire meglio le varie materie e ad interessare di più i bambini.
Infine c'è la via di mezzo, scelta dai moderati che desiderano tornare alla serietà e al rigore senza riesumare fossili.
Io appartengo a questa categoria, anche per via dell'età non più giovanissima. Insomma, credo in un fare scuola attivo, coinvolgente, ma nel rispetto delle norme di civile convivenza: non accetterò mai la confusione infernale, gli strilli, i banchi volanti e i posteriori nudi al vento che alcuni pretendono d'impormi in nome di una libertà non meglio motivata.
Trovo giusto che i bambini abbiano, almeno nei primi anni scolastici, regole chiare e riferimenti precisi; comunque, non esageriamo! Perché mai avrebbero bisogno di una sola figura adulta? Nelle famiglie normali i genitori sono due e i nonni quattro, per non parlare degli zii, quindi i piccoli prima di arrivare a scuola sono già in rapporto con diverse figure educative ed è proprio questo pluralismo a favorire la loro crescita. Non a caso, i bambini vissuti in ambienti isolati, troppo in simbiosi con la mamma, dimostrano difficoltà nei rapporti interpersonali e sociali e spesso anche ritardo nello sviluppo psico-fisico.
Sono gli adulti, diciamo pure certi adulti, a voler detenere l'esclusiva...forse perché è più comodo non doversi confrontare con altri colleghi. Essere l'unica fonte di sapere per gli alunni, comporta una grande responsabilità, ma anche l'appagamento del potere.
I bambini, secondo i sondaggi, preferiscono avere tante maestre: le loro motivazioni suonano molto candide ed esplicite...Chi dice: "è noioso dover vedere sempre la stessa faccia" e chi: "una sola maestra non può sapere tutto ed essere brava in tutto". I bambini, come spesso succede, hanno ragione.
Una sola maestra e per di più negli anta, non potrà dare, in ventiquattro ore, quello che cinque maestre danno in trenta: a meno che non ci si limiti al dettatino, al riassuntino, al capitoletto di storia condensata, alle tabelline e alle operazioni in colonna: giganteschi passi indietro.
C'è chi rimpiange la signora o signorina maestra vecchio stampo, con lo scialle e la bacchetta, seduta alla grande cattedra rialzata dieci centimetri da terra, in un'aula piena di pizzi, statuine sacre, icone e fiori finti.
C'è chi preferisce una scuola più moderna e informale, magari con diversi insegnanti specializzati che riescono ad approfondire meglio le varie materie e ad interessare di più i bambini.
Infine c'è la via di mezzo, scelta dai moderati che desiderano tornare alla serietà e al rigore senza riesumare fossili.
Io appartengo a questa categoria, anche per via dell'età non più giovanissima. Insomma, credo in un fare scuola attivo, coinvolgente, ma nel rispetto delle norme di civile convivenza: non accetterò mai la confusione infernale, gli strilli, i banchi volanti e i posteriori nudi al vento che alcuni pretendono d'impormi in nome di una libertà non meglio motivata.
Trovo giusto che i bambini abbiano, almeno nei primi anni scolastici, regole chiare e riferimenti precisi; comunque, non esageriamo! Perché mai avrebbero bisogno di una sola figura adulta? Nelle famiglie normali i genitori sono due e i nonni quattro, per non parlare degli zii, quindi i piccoli prima di arrivare a scuola sono già in rapporto con diverse figure educative ed è proprio questo pluralismo a favorire la loro crescita. Non a caso, i bambini vissuti in ambienti isolati, troppo in simbiosi con la mamma, dimostrano difficoltà nei rapporti interpersonali e sociali e spesso anche ritardo nello sviluppo psico-fisico.
Sono gli adulti, diciamo pure certi adulti, a voler detenere l'esclusiva...forse perché è più comodo non doversi confrontare con altri colleghi. Essere l'unica fonte di sapere per gli alunni, comporta una grande responsabilità, ma anche l'appagamento del potere.
I bambini, secondo i sondaggi, preferiscono avere tante maestre: le loro motivazioni suonano molto candide ed esplicite...Chi dice: "è noioso dover vedere sempre la stessa faccia" e chi: "una sola maestra non può sapere tutto ed essere brava in tutto". I bambini, come spesso succede, hanno ragione.
Una sola maestra e per di più negli anta, non potrà dare, in ventiquattro ore, quello che cinque maestre danno in trenta: a meno che non ci si limiti al dettatino, al riassuntino, al capitoletto di storia condensata, alle tabelline e alle operazioni in colonna: giganteschi passi indietro.