

Mentre la riforma della secondaria è stata rimandata al prossimo anno e la scuola dell'infanzia rimarrà invariata, la scuola primaria come al solito sarà la più tartassata: dovremo sopportare i primi cambiamenti già a settembre e le conseguenze si sentiranno a febbraio, al momento delle iscrizioni (posticipate di un mese), quando le famiglie saranno costrette a scegliere l'orario per le prime classi.
Già, perché la signora Gelmini non molla: la via del maestro unico attualmente non è proponibile, ma lei insiste. Il risparmio derivante dai tagli sul personale fa troppa gola.
Non credo che saranno molte le nuove classi prime ad adottare il nuovo orario ridotto a ventiquattro ore settimanali, se non altro perché è requisito indispensabile che il maestro o la maestra siano abilitati a insegnare l'inglese; infatti la compresenza è stata abolita, quindi ogni maestra dovrà effettuare non meno di ventidue ore frontali in una sola classe, aumentabili a ventiquattro se ha anche il titolo per insegnare religione. Per il momento non sono tantissimi i maestri in queste condizioni, ma la Gelmini conta di portarceli tutti entro il 2011-2012, obbligandoli a frequentare corsi di lingua (di durata triennale, ma dopo il primo anno si può già insegnare l'inglese in prima...).
Il tempo pieno, dove c'è può anche restare, per gentile concessione, della signora ministro, ma non pensate che sarà come quello attuale! Tornerà il modello di vent'anni fa: lezioni normali di mattina e attività integrative nel pomeriggio, insomma, il vecchio doposcuola.
Infine non è chiaro come sarebbero organizzate le lezioni nel caso in cui si scegliessero 30 ore settimanali. I regolamenti parlano di 27 ore, cioè 24 ore curricolari più tre opzionali (i laboratori della Moratti), nelle classi in cui devono entrare gli specialisti d'inglese e religione: i conti tornano, perché 22 ore con la maestra prevalente più 3 d'inglese e 2 di religione fanno appunto 27.
Ma per le trenta ore, ovviamente non può bastare una sola maestra affiancata da due specialisti, perché restano scoperte tre ore. Chi le dovrebbe svolgere? E come? Sarà lasciata libertà di organizzazione alle singole scuole? C'è un controsenso: il ministro dice che le 30 ore si potranno scegliere a patto che l'organico della scuola lo consenta, insomma se già le maestre ci sono; praticamente nella maggioranza dei casi!
Altro problema: le classi diverse dalla prima, che faranno, resteranno con le trenta ore? A parte i problemi d'orario che si creeranno, mi chiedo: se il modulo è abolito, potrà comunque restare la maestra di matematica che affianca la prevalente?
E poi, perché le famiglie dovrebbero volere un orario di 24 ore, che costringe i bambini a entrare più tardi e uscire prima? E se c'è una maestra in grado di insegnare tutte le materie, ma le famiglie desiderano un orario più lungo , resteranno lo stesso gli specialisti d'inglese e religione? Mi pare un guazzabuglio insensato. Altro che riforma, questo è un pasticcio.
Un bel regalo natalizio del quale dobbiamo essere grati all'attuale governo.
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