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giovedì 3 luglio 2008

I have a dream

La scuola che sogno e ho sempre sognato non esiste. Lo so, ma non importa, continuo a credere che un giorno ci sarà ed è così che la vorrei:
- Una struttura decente, spaziosa, ben attrezzata, senza muri che si sgretolano, rubinetti rotti e porte bucate.
- Una comunità accogliente, dove non si litiga e non si grida, tanto non ce n'è bisogno, perché tutti si rispettano tra loro.
- Una scuola che non conosce la noia, lo spreco di tempo, il lavoro insensato.
- Un mondo in cui tutti possono esprimere le discutere liberamente le proprie idee, anche quelle non gradite alla maggioranza o non politically correct, senza essere aggrediti o derisi.
- Un ambiente laico, com'è o come dovrebbe essere lo stato, dove non si esibiscono le proprie credenze religiose per condannare o mortificare chi ne ha di diverse, oppure ne è privo.
- Un mondo indipendente dalle influenze della politica, molto attento a ciò che succede nella società, ma interessato prima di tutto alla cultura, al benessere e alla crescita fisica e morale dei ragazzi.
- Una scuola che aiuta, sostiene ed offre a ciascuno le giuste opportunità, non sempre il meglio ai soliti quattro privilegiati, ma neppure il peggio a
tutti quanti.
- Una scuola che ha dignità e rispetto per se stessa e quindi non si squalifica. Chi non sa abbastanza o non ha voglia di migliorare non può pretendere voti alti e titoli immeritati, senza musi lunghi né ricatti.
- Un posto dove chi è bravo deve ottenere il giusto apprezzamento, senza suscitare invidia e rifiuto, mentre chi non lo è dev'essere incoraggiato ad accettare i propri limiti, senza drammi né falsi pietismi.
- Un ambiente che ha sempre interesse a progredire e non si chiude in un guscio per difendersi dal cambiamento.
Con affetto
Maestra Adriana

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